IL DIVO ITALIA

Fanfiction, dove poter archiviare le nostre fantasie...divine!

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Patty60
view post Posted on 3/6/2009, 09:08




vai Maggie continua tranquillamente...........aspettiamo altro!!!!!!!!

Edited by Patty60 - 3/6/2009, 20:06
 
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vannabi
view post Posted on 3/7/2009, 07:22




...Maggie....a quando il nuovo racconto per le uber??? attendo con ansia!!! :rolleyes:
 
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*Maggie*
view post Posted on 7/7/2009, 12:52




eh arriverà, arriverà, per fortuna sono riuscita a salvare i files perchè adesso il mio pc è dal tecnico per essere formattato...sigh... :(

tempo una settimana circa e avrò modo di postare la fanfiction. ah poi ho scritto una bozza di una ma non so se è il caso di svilupparla perchè...lo so è assurdo e forse poco originale ma ho immaginato che i nostri 4 in seguito ad uno strano incidente cominciano ad avere alcuni poteri particolari...lo so a quasi 21 anni una dovrebbe avere altri tipi di idee, XD però ho voluto comunque prendermi giù qualche nota e nell'insieme l'idea mi sembrava carina, ma preferisco prima sapere cosa ne pensate.
 
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Cuicani
view post Posted on 8/7/2009, 04:48




QUOTE (*Maggie* @ 7/7/2009, 06:52)
eh arriverà, arriverà, per fortuna sono riuscita a salvare i files perchè adesso il mio pc è dal tecnico per essere formattato...sigh... :(

tempo una settimana circa e avrò modo di postare la fanfiction. ah poi ho scritto una bozza di una ma non so se è il caso di svilupparla perchè...lo so è assurdo e forse poco originale ma ho immaginato che i nostri 4 in seguito ad uno strano incidente cominciano ad avere alcuni poteri particolari...lo so a quasi 21 anni una dovrebbe avere altri tipi di idee, XD però ho voluto comunque prendermi giù qualche nota e nell'insieme l'idea mi sembrava carina, ma preferisco prima sapere cosa ne pensate.

assurdo? ñeeeeeeee.... per niente, cara... io penso che sarebbe una bellisima idea i divi con superpoteri magici... Urs potrebbe per essempio... leggere i pensieri nella mente, essere velocisimo, fortisimo e il piú dolce e intelligente di tutto il mondo ... ehem... e potrebbe chiamarsi EdwURS Cullen ahahahahaha.... :wub:

jeje... scherzo a parte, penso che è una idea brava :lol:
 
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*Maggie*
view post Posted on 8/7/2009, 10:22




In realtà non sono proprio i soliti poteri, più che altro li ho "rivisitati" per farli stare bene sui 4 bellissimi!(mi piace soprattutto quello di Carlos...) :D
simpaticissima l'idea di edwurs cullen! ahah!!
beh comunque intanto aggiusterò e pubblicherò quella su urs, poi tempo permettendo mi dedicherò a quella fantasy.
grazie per l'incoraggiamento! :)
 
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*Maggie*
view post Posted on 31/7/2009, 15:01




riciao! ok, è passata molto più di una settimana, ma finalmente la fanfic è pronta! penso che posterò il primo pezzetto entro stasera. Uber tenetevi pronte perchè dato che è una storia con il vostro Urs, la vostra opinione è sacra! :D
 
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vannabi
view post Posted on 31/7/2009, 15:33




image ...pura uber..presente...pronta a leggere!!!
 
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*Maggie*
view post Posted on 31/7/2009, 17:02




ok, ecco il primo capitolo, vi auguro come sempre una buona lettura! :)

Notte di Luce





Pauline poteva dirsi soddisfatta del suo lavoro; certo, il suo stipendio non era quello di un avvocato, ma grazie al suo mestiere poteva permettersi di viaggiare molto e di conseguenza restare lontana da casa. In particolare significava allontanarsi dall’aria tesa che si respirava quando era in compagnia di sua madre, la quale, ritenendo inconcepibile che una donna a trent’anni volesse ancora restare sola, era ansiosa di vederla accasata e con una famiglia tutta sua.
Ma Pauline era di tutt’altra idea: le piaceva essere libera e quindi poter svolgere il mestiere che le piaceva, senza alcuna restrizione.
Era una tecnica delle luci da palcoscenico, e se per molti il suo lavoro era ritenuto come un semplice impiego senza alcuna rilevanza, per lei invece era un’arte.
Il suo mestiere non consisteva semplicemente nell’ illuminare il palco e chi si muove su di esso, ma di trovare la luce giusta per valorizzare l’espressività dell’attore o del cantante, rendere la luce più o meno intensa per enfatizzare l’emozione che essi vogliono esprimere, dare quel senso di movimento in più quando si tratta di una scena d’azione oppure di tranquillità con una luce più soffusa.
Da poco tempo aveva trovato un secondo motivo per cui non era intenzionata a mollare: attualmente il suo ingaggio consisteva nel seguire un gruppo di cantanti nel loro tour europeo.
Quindi doveva trovare il modo migliore per valorizzare l’aspetto degli artisti. Tutti e quattro erano uomini affascinanti; Pauline era rimasta incantata soprattutto da uno di loro: il suo nome, Urs, era particolare quanto i suoi lineamenti marcati che venivano compensati dai capelli riccioluti e gli occhi da cerbiatto.
Pauline non riusciva a distogliere lo sguardo da lui e quando arrivava il momento di illuminarlo, ci metteva una particolare attenzione.
Mentre lo illuminava, spesso sospirava amaramente: non era la tipica ragazza piacente e certamente la sua tuta da operaia non le dava una mano.
Per questo sapeva che le cose non sarebbero mai cambiate: la distanza tra lei ed Urs sarebbe stata per sempre incolmabile.
Di questo Pauline era fermamente convinta, ma la sua sicurezza a riguardo cominciò a vacillare quando un giorno…

-Ah accidenti! Perché non va? Stava venendo un video fantastico!- Disse David uscendo dal camerino che condivideva con Urs.

-Forse l’hai sballottata un po’ troppo, David…sei sempre con quell’aggeggio in mano! – Rispose Urs.

Pauline, che in quel momento stava passando per il corridoio, rimase pietrificata: come mai LORO erano ancora lì?! Aveva deciso di percorrere quel corridoio proprio perché era più veloce per raggiungere la sua postazione, e soprattutto perché a quell’ora i cantanti dovevano trovarsi sul palco già da qualche minuto.
Non potè fare a meno di sentire il discorso tra David e Urs, e vide l’americano in difficoltà con la sua telecamera.

Si schiarì la gola per attirare l’attenzione di David, il quale stava sbatacchiando la sua telecamera sotto lo sguardo perplesso e un po’ scocciato di Urs, dato che non sopportava arrivare in ritardo alle prove.

Al colpo di tosse i due si voltarono verso Pauline che si sentì subito avvampare dall’imbarazzo.

-Ehm…David se vuoi posso provare ad aggiustarla io. -

-Ah, okay, ma...chi sei?-

-Sono Pauline, la vostra tecnica delle luci di scena-

-Capito…scusa se non mi ricordavo chi sei ma…-

-Non fa niente, figurati! Non sei l’unico sai! In fondo è difficile riuscire a vedere in faccia una persona che ti punta un faro negli occhi!-

Mentre David ridacchiava sollevato dalla brutta figura, Pauline si concentrò sulla telecamera. Non fu difficile trovare il guasto e in pochi minuti la telecamera funzionò di nuovo.

-Ecco fatto!- disse lei.

David prese in mano la telecamera.

-Davvero? Proviamo!- e accesa la telecamera riprese Pauline che sgranò gli occhi e si coprì subito il viso.

-Ehi! Dovevi provarla proprio con me?- David la ignorò e assumendo il tono da telecronista aggiunse:

-Miei cari ascoltatori, salutate la nostra amica Pauline che mi ha aggiustato la telecamera! Dai Pauline, saluta!-

Pauline arrossì nuovamente e dopo uno sbuffo salutò verso la telecamera con un gesto della mano.

Durante tutto questo tempo Urs non aveva detto una parola: era rimasto immobile a fissare Pauline e pensare a quanto fosse intenso lo sguardo di lei mentre si dedicava ad aggiustare la telecamera, per poi sembrare ancora più carina quando si era imbarazzata in seguito al primo piano che David le aveva riservato.

Presto Urs si riprese da quel momento particolare e come colpito da una scossa sobbalzò e si rivolse a David.

-Siamo in ritardo! Andiamo dai!-

-Hai ragione, Carlos starà già imprecando in spagnolo…Ciao Pauline!-

Urs la salutò solo con un cenno dalla testa e lei, impacciatamente fece lo stesso.
 
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Cuicani
view post Posted on 31/7/2009, 17:45




uno sguardo di Urs? muoiooooooooooooooooo jajajaj...

è interesante la tua fic... continuaaaaaaaaaaaa
 
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*Maggie*
view post Posted on 1/8/2009, 09:51





Grazie Cuicani!


CAPITOLO 2


Da quel giorno Urs, ogni volta che avvenivano le prove generali, non poteva togliersi dalla testa il pensiero che in fondo al pubblico, in una zona rialzata si trovava Pauline.
Dal suo posto sul palco Urs non poteva distinguerne nemmeno la sagoma, ma sapeva che lei era là.
La sua distrazione era qualcosa di nuovo per lui; sempre composto e attento a dare il massimo nelle esibizioni…Sapeva che era solo questione di tempo prima che…

-Urs! Tocca a te!- bisbiglio Sebastien all’amico.

Urs trasalì, ma ormai il suo turno di cantare quel pezzo di strofa era finito.

“ Non ci posso credere…mi sono incantato!”

Urs, dato che ci teneva a fare bene le cose rivolse agli amici uno sguardo dispiaciuto ma non dovette preoccuparsi oltre perché come sempre i ragazzi ci scherzarono su e Sebastien gli strinse pure la mano dicendo :

– Benvenuto nel club dal socio fondatore!-

Perciò l’evento passò spensieratamente per tutti, tranne che per lui.

Tornato in camerino si tolse la giacca e si sedette davanti al grande specchio e guardandosi si disse mentalmente tra sé:

“Ok, è successo anche agli altri di sbagliare le parole o incantarsi, ma ciò non toglie che non mi piace sbagliare, quindi dato che non mi è mai capitato prima, cos’è che mi distrae?”
Sbuffò e chiuse gli occhi cercando di ragionarci su, ma tutto quello che riusciva a pensare era…Pauline!

Urs impallidì: si era reso conto che dal giorno dell’incontro con Pauline per lui era cambiato qualcosa; gli sembrava quasi di essere entrato in un’altra dimensione.

“Ma perché lei? Perché mi fa quest’effetto? Non ci siamo nemmeno parlati!”

Quasi senza rendersene conto aveva preso tra le mani la telecamera che David aveva lasciato nel suo cassetto. La aprì e fece tornare indietro la cassetta fino a quel giorno, così la rivide e capì che Pauline, nascosta dietro una divisa grigia, con i capelli spettinatamente raccolti in una coda bassa e le sue labbra sottili tese in un timido sorriso era la donna che aveva sempre cercato.

“ Chissà da quanto tempo lavora per noi ed io non sapevo nemmeno che esistesse!”.

Urs era una persona concreta e difficilmente lasciava libero arbitrio alle emozioni, ma non riusciva ad ignorare la sensazione di panico che lo avvolse: e se lei era già impegnata o non era interessata ad un tipo come lui?

“Urs, se questa notte vuoi dormire tranquillo, devi andare da lei” pensò.

Perciò uscì dal camerino e si avviò verso la saletta in fondo al teatro, dove sapeva avrebbe incontrato Pauline.

Intanto Pauline stava facendo le ultime prove luci; quelle di apertura e chiusura dello show quando sentì bussare alla porta.

Senza voltarsi disse:

-Avanti-

-Pauline?-

Pauline si irrigidì improvvisamente.

-Urs!-

-Sì, ciao! Sono venuto a vedere… i fari- e detto questo si diede mentalmente dello stupido.

“ Non potevo inventare una scusa migliore?”

Pauline lo fissò un attimo, in attesa che lui aggiungesse dell’altro, ma quegli imbarazzanti secondi di silenzio la stavano facendo impazzire, così disse la prima cosa che le venne in mente:

-Vuoi vedere come si fa?-

-Ah…sì va bene!-

Pauline gli mostrò come dal sua speciale tastiera potesse telecomandare i fari mentre su uno schermo poteva vedere tutte le riprese delle varie telecamere disposte nel teatro.
Mentre la ragazza gli spiegava i meccanismi, Urs si era seduto sulla sedia accanto a lei e si era sporto in avanti per osservare meglio. A quel punto Pauline si era resa conto di quanto fossero vicini, così le parole le morirono in gola e si trovò inconsciamente a fissarlo. In conseguenza all’improvviso silenzio, Urs si era voltato verso Pauline.

-Ti senti bene?- Le chiese.

-Ehm…sì tutto bene…cosa stavo dicendo?-

-Sinceramente non ricordo…Posso farti una domanda?-

Pauline sentì il suo sangue ribollire dall’agitazione.

-Certo, chiedi pure-

-Con che criterio stabilisci quali luci utilizzare?-

La ragazza lanciò un sospiro di sollievo; temeva che la domanda non riguardasse il lavoro, argomento su cui poteva sempre contare quando doveva parlare con qualcuno e si sentiva particolarmente imbarazzata, visto che era l’unica volta in cui riusciva a parlare scioltamente.

-Dunque, di solito scelgo le luci in base alle dimensioni del palco quando devo accentuarne la profondità, oppure decido a seconda della fisionomia delle persone: per esempio per Carlos rendo più intensa la luce che è posta ai piedi del palco, così sembra più slanciato, mentre per David concentro un’illuminazione dall’alto. Di Sebastien invece mi piace far risaltare gli occhi che sono davvero molto belli.–

- Ah davvero? Sebastien ha gli occhi belli eh? – Disse Urs che si rese conto di essere infastidito dagli apprezzamenti di Pauline nei confronti dell’amico.

-Beh sì sono carini, ma non vuole dire niente!- Pauline si sentì in dovere di specificare.

Urs allora rilassò la sua postura che si era fatta rigida fino a poco prima e aggiunse:

-E per me?-

- Per…te?-

-sì! Come mi valorizzi quando sono sul palco?- disse lui in tono scherzoso.

-Ah per te uso solo il faro principale-

-Davvero? Come mai?-

-…diciamo che di te valorizzo soprattutto il viso; insomma i tuoi zigomi…-

-i miei zigomi?!- chiese Urs meravigliato.

Pauline arrossì furiosamente.

-sì, sono così pronunciati e sono perfetti insieme ai tuoi occhi all’insù e…-

Il discorso di Pauline andò sfumando dato che si incantò a guardare il viso perfetto di Urs che fino ad allora aveva visto così bene solo grazie agli zoom delle telecamere. Sembrava impossibilmente ancora più bello.

Il silenzio in cui erano scesi era passato inosservato per entrambi dato che Urs aveva smesso di ascoltarla nel momento in cui lei si era inconsciamente avvicinata al suo viso.
Erano pericolosamente vicini ma nessuno dei due sembrava volesse estinguere il poco spazio rimasto tra le loro labbra. Urs fece un sospiro e…


-Ah eccoti qua Urs! Ops…-

Appena Urs aveva sentito la voce di David si era allontanato velocemente dimenticandosi di trovarsi seduto su una sedia con le rotelle, così in seguito alla spinta che si era dato, sbatté lo schienale contro il muro, ma l’impatto lo sospinse in avanti e fu solo grazie ai suoi riflessi che riuscì a mettere le mani di fronte a sé, così a ferirsi fu solo il suo orgoglio.

Mentre bofonchiava delle scuse a Pauline e si ritirava con David che non smetteva di ridere, nella sua mente stava dando fondo al suo repertorio di parolacce svizzere.


 
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Cuicani
view post Posted on 1/8/2009, 21:00




awww... hehe... povero Urs! sta conoscendo la malatia dell'amore **sigh** il cantante ha trovato la sua cantante! (che non è cantante... ) jeje... forse l'amore sarà cosí
 
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fiorecuin
view post Posted on 4/8/2009, 09:12




SDEEENNNNGGGGGGGG....................OMUUUUUUUUU..................Maggie....me fai morì!!!!
 
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*Maggie*
view post Posted on 4/8/2009, 13:00




grazie fiore! ammetto che stavo aspettando con ansia di sapere che cosa ne pensavi...ora sono più sollevata! :)

ecco il terzo capitolo!

CAPITOLO 3

Passarono i giorni e di quei momenti Pauline serbava un ricordo confuso: cosa sarebbe successo se David non avesse interrotto?

“No, impossibile!” si ripeteva Pauline; non poteva credere che lui si potesse interessare proprio di lei!

Sembrava che le cose tra loro due fossero tornate quelle di un tempo e a Pauline non rimaneva che contemplare il suo cantante dalla sua postazione in fondo alla sala.
La sera del concerto in Italia, le era giunta voce che Urs non stesse tanto bene. Lui non lo avrebbe mai ammesso, ma i suoi tre amici sapevano riconoscere i segnali nascosti del loro amico svizzero, il quale quella sera sfoggiava due occhi arrossati dalla febbre che da quella mattina non lo lasciava in pace.

Irrazionalmente Pauline si sentiva preoccupare per lui, così quando i quattro entrarono in scena per cantare, nel momento in cui dovette illuminare Urs aguzzò la vista e cercò sul suo viso qualche indizio per sapere come stava. Ciò che accadde diversamente rispetto alle altre sere fu che Urs sembrò come accorgersi di essere osservato proprio da lei, così nonostante il faro gli accecasse gli occhi, lui si immaginò Pauline dietro alla luce e mentalmente dedicò a lei le parole della canzone che, come quasi tutte le altre, parlava d’amore.
Pauline sgranò gli occhi e sentì un brivido percorrerle la schiena: si era resa conto che quella sera Urs stava cantando in modo diverso e che stava cantando proprio per lei!

Venne destata da un movimento alla destra di Urs…era Carlos che si era avvicinato ad Urs e che dal palco le stava segnalando che ora doveva illuminare lui!
Pauline spostò di scatto il faro su Carlos come era previsto e subito dopo prese un bel respiro profondo; non poteva permettersi di incantarsi proprio in quei momenti!


Cos’è la realtà
Io non lo so più
Ad occhi aperti
Il mio sogno sei tu…



“Già…sarà il caso che la smetto di sognare ad occhi aperti se non voglio perdere il posto!” pensò amareggiata.

Meno male che arrivò il week end e con esso ben tre giorni di pausa; un vero lusso per chi come i quattro cantanti e tutto lo staff tecnico aveva da lavorare in un tour mondiale di quelle proporzioni.

Così Pauline si trovò a rilassarsi ascoltando musica sul divanetto nella hall dell’albergo dato che non voleva risalire nella sua camera che si trovava molti piani più in alto.
Con tutti i pensieri che le vorticavano nella testa, era decisa a chiudere tutto il resto del mondo fuori, perciò mise al massimo del volume le canzoni dei Ramstein, uno dei suoi gruppi preferiti. Ad occhi chiusi e movendo le labbra ripeteva silenziosamente le parole della canzone che stava ascoltando, quando qualcuno le tolse le cuffie.
Scocciata per essere stata disturbata, aveva pronta sulla lingua una frase tagliente, ma si bloccò quando vide chi era stato.
Era Urs!

-Ciao! Anche tu ascolti i Ramstein?-

-Oh…ciao! Sì, sono il mio gruppo preferito ma…come mai sei qui?- “e stai parlando con me?” aggiunse lei mentalmente.

Lui fece spallucce e aggiunse:

-Lo sai che stasera suonano allo Stadio proprio qui in città? Che ne dici, ci andiamo?-

-Come!? Ma…non sei un po’ stanco?-

-sì ma i Ramstein quando li rivedo? E poi per questo tour stiamo tutti sacrificando un po’ troppo, direi di prenderci un po’ di tempo per noi!-

“ NOI!?” la mente della giovane galoppava a briglie sciolte.

-Mmh…E va bene, ci sto!-

-perfetto!- disse Urs, il quale era riuscito ad invitarla così liberamente solo grazie all’euforia legata al fatto di andare a vedere uno dei suoi gruppi preferiti.

Nonostante un po’ di timidezza, la serata procedette per il meglio e qualche ora e drink dopo giunsero in albergo che erano passate le tre.
Urs, nonostante avesse bevuto un bicchiere in più del solito si sentiva bene, ma Pauline, che non era abituata a bere si sentiva particolarmente allegra e disinvolta, per questo, quando Urs la salutò davanti alla porta della sua stanza, Pauline, guardandolo negli occhi e rivolgendogli un sorriso sgembo, gli fece una carezza sulla guancia, poi con le dita sfiorò la leggera barba di lui tracciando un percorso fino sul suo mento, infine appoggiò la mano aperta sul petto di lui.
Urs aveva trattenuto il fiato per tutto il tempo, non sapendo come reagire. Si decise a fare qualcosa, così alzò il braccio per afferrare la mano di lei e stringerla nella sua.
Lei, che nel frattempo aveva assunto un’espressione seria, improvvisamente, come scottata tolse la mano da Urs e borbottando frettolosamente un “buonanotte” si rifugiò nella sua stanza, lasciando Urs nel corridoio come pietrificato.
 
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fiorecuin
view post Posted on 4/8/2009, 17:45




MAGGIEEEEEE........la mano ...omu lo accarezza e poi la mano sul petto....Pauline...che fortunata sei!!!!!!uaaaaaaaaaaaaa....BRAVA Maggie....sai davvero "prendere" con i tuoi racconti....Aspetto il seguito con ansia!!!!
 
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Cuicani
view post Posted on 4/8/2009, 18:50




OMU!!!!!!!!!!
 
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54 replies since 26/5/2009, 09:48   588 views
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