IL DIVO ITALIA

URS BÜHLER, ... il tenore svizzero

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StregaPerAmore
view post Posted on 23/10/2009, 12:38




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imagers Bühler, il tenore svizzero de Il Divo, nasce a Willisau, vicino a Lucerna, il 19 luglio 1971. Famoso per aver dimostrato in un talk show della TV britannica che, di tutti i membri de Il Divo, può “tenere” una nota per il maggior tempo (43 secondi); una prova non da poco se si considerano le luci, le telecamere e gli occhi attenti di una nazione e dei tuoi compagni.

La voce da tenore di Urs copre la gamma di suoni medi all’interno della miscela multi-armonica de Il Divo e, all’occorrenza, è in grado di unificare e “ammorbidire” la melodia.

Per Urs la musica non è stata una scelta: si è trattato di destino. Ha preso la musica seriamente fin dall’inizio esibendosi da adolescente in un gruppo rock (un genere difficile per una voce così giovane); “Ho cantato in un coro di ragazzi e quando avevo diciassette anni sono entrato a far parte di una rock band”. La band si chiamava “Conspiracy”, aveva sede a Lucerna e lui ne era l’uomo di punta.

Era chiara l’importanza per Urs di esibirsi in pubblico, anche se si tratta solo di una parte della sua esperienza musicale.

Il suo amore per la musica è aiutato anche dal fatto che Lucerna ospita un festival di musica classica molto conosciuto. Il festival è a sua volta all’origine della fondazione della scuola di musica della città, in cui Urs studia. La Scuola di Musica di Lucerna è specializzata in musica classica e jazz, il che offre ad Urs una preparazione che a molti cantanti manca. Un’altra caratteristica della scuola consiste nell’attenzione dedicata a preparare i propri allievi per la carriera nell’industria della musica. Nonostante l’impostazione classica della scuola sia molto lontana dalla eccitante e rumorosa musica che Urs canta tutte le sere, la sua educazione gli fornisce una solida base per ciò che lo attende. In un periodo in cui quasi ogni adolescente in città sogna di diventare una stella del rock, Urs intraprende la difficile strada della musica classica, anche se all’inizio non ne è troppo entusiasta. La sua ragione? L’ispirazione. Dopo aver ascoltato una musica utilizzata con successo per la colonna sonora del film Excalibur Urs compie la sua scelta: “Ho deciso di studiare musica classica dopo aver ascoltato “Carmina Burana” di Carl Orff.

Al termine dei suoi studi in accademia si trasferisce in Olanda, dove continua ad esercitare la sua eccezionale voce al Conservatorio di Amsterdam sotto l’occhio attento di Udo Reinemann, un insegnante le cui lezioni comprendono Schubert a Strauss, Mahler, Mendelssohn, Schumann, Liszt e Brahms. Questa approfondita fase di studio è seguita da un percorso ancora più personalizzato, grazie alle lezioni individuali con il famoso tenore svedese Gösta Winberg. Urs studia anche con il cantante d’opera francese Christian Papis, conosciuto per la sua perfetta interpretazione nella Carmen di Bizet. Ad eccezione di una stagione al Festival di Salisburgo, durante il quale il suo coro viene diretto dal leggendario maestro Claudio Abbado, l’esperienza musicale di Urs si sviluppa in Olanda dove, dopo sette anni di esibizioni in giro per il paese, si conquista un nome.

Urs prende persino in considerazione l’idea di abbandonare la carriera che con tanta fatica si è costruito prima dell’audizione per Il Divo. Dopo una profonda riflessione decide di accettare l’opportunità di un provino di fronte a Simon Cowell; e a questo punto si rende conto che è la scelta giusta. I vantaggi sono molti ma Urs dice in un’intervista: “Quello che facciamo è più pop che opera ma rappresenta l’opportunità di fare qualcosa di nuovo. Infatti non abbiamo scelto semplici canzoni pop: noi interpretiamo dei testi e questo è quello che tocca profondamente le persone. Questo fa la differenza”. La sua opinione acquista maggior vigore se si pensa che secondo le previsioni il loro pubblico avrebbe dovuto essere composto perlopiù da mamme; i fatti provano che queste previsioni erano sbagliate. “Speri sempre che tutto vada nel miglior modo possibile, ovviamente, ma non puoi darlo per scontato. Quindi sono stato davvero sorpreso dal nostro successo, in particolare dalle reazioni alla nostra musica, così positive in un mercato che in questo momento è in difficoltà. I fatti hanno superato le mie più ottimistiche aspettative”.

Urs ammette di aver cancellato tutti i suoi precedenti impegni solo dopo aver incontrato Simon. Per ciò che riguarda il suo rapporto con gli altri componenti del gruppo ha solo parole di elogio, una cosa rara in un mondo competitivo come quello della musica. “I ragazzi sono fantastici!” dice, ricordando il periodo in cui registravano il primo album e vivevano a Chelsea, una parte di Londra che ricorda con affetto. Per seguire un principio di equità occupavano quattro identici appartamenti, ad indicare l’equità delle loro voci all’interno del gruppo. In realtà Urs considera Il Divo molto di più che la semplice somma delle sue parti: si tratta di una equilibrata e ben oliata macchina in cui ogni voce ha la sua unica forza e peculiarità.

Affrontare la critica non spaventa il tenore svizzero, anche quando si concentra sul marketing dedicato al gruppo. Per esempio quando si puntualizza che le loro performances tendono ad essere di un livello piuttosto alto: questa non è una band che partecipa all’inaugurazione dei supermercati. Possono aver all’attivo come prima apparizione alla TV americana il popolarissimo Oprah Winfrey Show, ma Urs non l’ha mai considerata una scelta sbagliata. “All’inizio la gente non sapeva come definirci e l’epressione ‘boy band’ appariva piuttosto spesso, ma appena il pubblico ci vedeva si rendeva conto che non era adatta. Abbiamo tutti superato i trent’anni, non siamo più dei ragazzini…in realtà siamo musicisti e cantanti. Dobbiamo trovare un nuovo termine per miscelare la tecnica di una voce classica e il pop, se volete chiamarla popera va bene. E’ qualcosa di nuovo, che non esisteva prima. C’è una cosa che non si può produrre artificialmente ed è la nostra voce. Ed è vera!”.

Dopo tutti gli anni di studio e duro esercizio e con tutto il tempo e gli sforzi dedicati a Il Divo, Urs è ancora instancabile nella sua missione di rendere la musica classica accessibile e conosciuta al mondo intero, magari nello stesso modo in cui già era prima che il pop, il jazz, blues e rock facessero il loro avvento. Per Urs la musica classica (e questa include l’opera, il canto classico e tutte le forme di musica lirica) è una sorgente inesauribile di tesori. Dovrebbe essere apprezzata e conosciuta da tutti. Cantare come egli canta non è solo un dono. Questo dono ha bisogno di essere raffinato con anni di passione e dedizione. Il risultato che ne scaturisce è un suono inimitabile che viaggia dritto fino all’anima.

Lasciare che una musica così sia apprezzata solo da pochi rappresenta un’opportunità mancata. Per come la vede Urs: “Trovo che sia un peccato che il mondo dell’opera sia così snob. C’è qualcosa per tutti, ma loro si comportano come se il mondo classico appartenesse strettamente ad un’elite”.

Edited by StregaPerAmore - 3/2/2010, 09:54
 
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